domenica 25 marzo 2018

LE PIANTE CHE CURANO : ARTIGLIO DEL DIAVOLO(Harpagophytum procumbens)

“Artiglio del Diavolo” è il nome comune con cui è conosciuta questa pianta perenne rampicante appartenente alla famiglia delle Pedaliacee. Diffuso nell’Africa Sud Occidentale ed in particolare nel deserto del Kalahari, in Namibia  e in Botswana, l’Artiglio del Diavolo deve il suo nome alle appendici dure che caratterizzano i suoi frutti ovoidali. Queste escrescenze sono dotate di robusti uncini che, penetrando nel corpo o nelle zampe degli animali, procurano serie ferite  e li costringono a compiere una specie di ballo scatenato per cercare di liberarsene. Il nome della pianta deriva appunto da “harpagos”, cioè uncino, riferito alle protuberanze acuminate dei suoi frutti legnosi. Nella medicina tradizionale sud africana l’Artiglio del Diavolo è utilizzato da secoli per la cura di malattie reumatiche, dolori articolari, febbre e problemi gastroenterici, dove viene sfruttata la sua azione di tonico amaro utile nei disturbi digestivi.

domenica 18 marzo 2018

“Metà dei farmaci in commercio sono inutili”

Farmaci inutili, esami prescritti senza senso. Silvio Garattini si scaglia contro l'eccessiva medicalizzazione. “Metà dei farmaci in commercio oggi sono del tutto inutili”. È quanto afferma Silvio Garattini, fondatore nel 1963 e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” secondo cui dei circa 12mila farmaci oggi in commercio andrebbe eliminato il 50%.
 L’assunzione di farmaci usati per malattie croniche (come le statine o gli antipertensivi) da parte di pazienti terminali, l’ozono per l’artrite, gli ultrasuoni per i disturbi muscolari, le camere iperbariche usate per disturbi per i quali non ci sono evidenze di miglioramenti, l’abuso degli integratori alimentari, privi di prove di efficacia. Questi alcuni esempi di trattamenti terapeutici inutili citati da Garattini in un'intervista all'Espresso.

domenica 11 marzo 2018

MENOPAUSA: DISTURBI LEGATI ALLA CARENZA ORMONALE

Non tutte le donne mostrano significativi disturbi in questo periodo.
Un 20% circa attraversa questa fase della vita con armonia perché possiede una buona “capacità di adattamento” dei tessuti e una stabilità affettiva ed emotiva.
La maggior parte delle donne lamenta invece uno o alcuni dei disturbi sotto citati, in vari gradi di gravità,  che è possibile addolcire con variazioni dello stile di vita e trattamenti terapeutici personalizzati

VAMPATE DI CALORE: sono sudorazioni, anche profuse, relative alla parte alta del corpo (tronco, collo, viso) che disturbano il riposo e possono creare disagio quando si manifestano davanti agli altri. Nei casi più gravi possono associarsi cefalea, palpitazioni e aumento della pressione arteriosa.
DISTURBI DEL TONO DELL’UMORE:  irritabilità, depressione, calo di memoria, ansietà, riduzioni del desiderio sessuale.

lunedì 5 marzo 2018

Tumori, i cibi molto lavorati possono aumentare il rischio

Esiste una possibile associazione tra assunzione di alimenti altamente lavorati e sviluppo di cancro, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal. «Sono necessari ulteriori approfondimenti, in quanto il nostro è stato uno studio osservazionale, ma questi risultati suggeriscono che il rapido aumento del consumo di cibi ultra-lavorati potrebbe causare un crescente impatto del cancro nei prossimi anni» sottolinea Thibault Fiolet, del Sorbonne Paris Cité Epidemiology and Statistics Research Center (CRESS), autore principale dello studio.
Gli alimenti ultra-lavorati, tra cui si annoverano prodotti da forno confezionati e snack, bevande frizzanti, cereali zuccherati, piatti pronti e prodotti ricostituiti a base di carne, rappresentano fino al 50% delle calorie totali assunte in diversi paesi sviluppati.